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Riduzione del 20% degli acconti Irpef
Seppur arrivato ai tempi supplementari, un decreto del Governo, che attende ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevede la riduzione di 20 punti percentuali della misura dell’acconto Irpef delle persone fisiche, che passa dal 99% al 79%. Si tratta di un “regalo” sulla prossima scadenza del 30 novembre, mentre la differenza sarà versata a giugno 2010.
Beneficeranno del provvedimento tutti i contribuenti che sono tenuti a versare l’acconto: si tratta di commercianti, artigiani, professionisti ed altri lavoratori autonomi con partita Iva o soci di società ed anche i lavoratori dipendenti e pensionati in possesso di ulteriori redditi (fondiari o prestazioni occasionali); tra gli esclusi i dipendenti che percepiscono solo stipendio e sono proprietari di prima casa.
Nessuna riduzione per gli acconti Irap dovuta da parte di tutti i contribuenti e per l’Ires delle società di capitali, enti commerciali ed altri soggetti all’Ires.
Novità
Il provvedimento, che attende ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, stabilisce che:
· la riduzione riguarda soltanto i soggetti Irpef (dipendenti con altri redditi, titolari di reddito autonomo o di impresa, soci di società trasparenti o di società di persone…) e non i soggetti Ires;
· la riduzione non riguarda l’Irap ed i contributi previdenziali;
· nei confronti dei soggetti che si avvalgono dell’Assistenza Fiscale (mod.730), spetta ai sostituti di imposta trattenere l’acconto tenendo conto della riduzione di 20 punti percentuali;
· il meccanismo di riduzione consiste nell’abbassamento della percentuale di misura dell’acconto dal 99% al 79% (20 punti percentuali);
· è concesso un credito di imposta, da usare in compensazione con il modello F24, ai contribuenti che hanno già versato senza beneficiare della riduzione.
Esempio di calcolo
Di solito si paga in due rate: la prima, del 40%, entro giugno (o luglio); la seconda, per il restante 60%, entro il 30 novembre. Per sapere se bisogna pagare la seconda (o unica rata) dell’acconto Irpef si deve prendere la copia di Unico 2009 e individuare l’importo indicato nel rigo Differenza (RN31); l’acconto globale per il 2009 è pari al 79% di quanto indicato nella riga RN31. Da questo importo si detrae quanto è stato eventualmente pagato come primo acconto Irpef (a giugno o luglio scorso) e si ottiene l’importo da versare entro il 30 novembre.
I calcoli si complicano per i contribuenti tenuti al versamento dell’acconto di novembre. Se ad esempio si doveva pagare 200 euro, ora ne sono dovute al fisco euro 159,60, che risulta dall’operazione: 200 : 99 x 79. Se invece l'importo era superiore ed è stata già versata la prima rata a giugno/luglio, si deve procedere così: calcolate di nuovo l'acconto totale, e all’importo ottenuto sottraete la somma già pagata a luglio. La parte rimanente dovrete quindi versarla entro novembre. Per esempio se dovevate 2.000 euro al fisco, secondo il nuovo decreto ne dovreste 1.596, di cui però 800 (il 40% dell'importo) sono stati già versati a luglio; sottraendo 800 euro ai 1.596, vi rimangono 796 euro come importo della seconda rata da versare entro novembre.
Riduzione anche per i dipendenti
Anche i lavoratori dipendenti, i collaboratori ed i pensionati possono beneficiare della riduzione del 20% dell’acconto di novembre. Il co. 4 del D.L. stabilisce anche la riduzione per i soggetti che si sono avvalsi dell’assistenza fiscale mediante il modello 730; sarà il sostituto di imposta che dovrà occuparsi di trattenere quanto dovuto per l’acconto, secondo la misura prevista dalla nuova normativa.
Sono interessati tutti i lavoratori tenuti al pagamento del secondo acconto Irpef per il periodo di imposta 2009 calcolato in occasione della compilazione del modello 730/2009.
Rimborso a chi ha già effettuato il versamento
Ai contribuenti che hanno già effettuato il pagamento dell’acconto nella misura “piena” del 99% spetta un credito d’imposta pari alla differenza pagata in eccesso, da utilizzare in compensazione con il modello F24. Nei prossimi giorni verrà istituito un nuovo codice tributo da indicare nella colonna “importi a credito” del modello di pagamento F24.
Metodi di determinazione dell’acconto
Gli acconti relativi alle imposte (Irpef, Ires, Irap e Inps) possono essere determinati, come noto, sulla base dei seguenti due metodi:
Ø metodo storico;
Ø metodo revisionale.
Il metodo storico prevede la determinazione dell’acconto sulla base del risultato dichiarato per il periodo di imposta 2008, nelle misure di seguito riportate:
MODELLO |
Imposta |
vecchio Acconto |
NUOVO Acconto |
Primo acconto |
Secondo acconto |
Unico Società di capitali |
Ires |
100% |
100% |
40% (40% del 100%) |
60% di quanto dovuto in totale (il 40% di quanto dovuto è stato versato insieme al saldo delle imposte 2008) |
Irap |
100% |
100% |
40% (40% del 100%) |
||
Unico Società di persone |
Irap |
99% |
99% |
39,60% (40% del 99%) |
|
Unico Persone fisiche |
Irpef |
99% |
79% |
39,60% (40% del 99%) |
|
Irap |
99% |
99% |
39,60% (40% del 99%) |
Il metodo previsionale è ammesso dall’art. 2 della L. 97/1977 e consente al contribuente di commisurare l’acconto sull’imposta presumibilmente dovuta per l’anno in corso, sempre al netto delle detrazioni, crediti d’imposta e ritenute d’acconto. In sostanza, per ricalcolare l’acconto d’imposta, si deve considerare la situazione reddituale dell’intero anno e ciò non solo in ordine ai proventi o ricavi, ma anche ai maggiori oneri deducibili o detraibili, detrazioni e crediti d’imposta, a costi e spese di rilevante importo sostenuti nell’esercizio d’impresa o di lavoro autonomo, a componenti reddituali soggetti a tassazione sostitutiva. Il contribuente che ritiene di conseguire un reddito inferiore a quello dell’anno precedente, può evitare di versare a titolo d’acconto un’imposta in eccedenza e di trovarsi, pertanto, in una posizione creditoria. Il calcolo del minor acconto deve, però, essere effettuato con molta cura, per evitare di incorrere nella sanzione del 30% (più gli interessi di mora) applicata nel caso di versamento insufficiente.
Ricalcolo acconti per i clienti dello Studio
Per i clienti dello Studio sono già stati ricalcolati i nuovi importo degli acconti; da oggi sono disponibili le deleghe di pagamento F24.
Rinvio per approfondimento
Per un approfondimento su casi di esonero, e sulle modalità di versamento e di ravvedimento operoso si rimanda alla nota informativa di approfondimento del 4 novembre scorso:
http://www.studioansaldi.eu/ita/dettnews.asp?ID=872
19/11/2009