GUIDA AI BONUS E INCENTIVI

 

 

Incentivi per famiglie e imprese

 

Il D.L. n. 5 del 10 febbraio 2009 recante “misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi” ha previsto alcune novità che interessano in parte i consumatori (bonus acquisto auto, elettrodomestici e mobili) ed in parte direttamente le imprese.

 

Come era preannunciato, il cuore del provvedimento è fondato sugli incentivi per rilanciare gli acquisti nel settore delle autovetture e degli autocarri per il trasporto leggero, attraverso la concessione di contributi di ammontare variabile da euro 500 e fino a euro 6.000, in base alla tipologia del veicolo e dell’alimentazione, privilegiando di salvaguardare l’ambiente.

Millecinquecento euro per rottamare un’auto vecchia e acquistarne una nuova a benzina o diesel; fino a cinquemila euro se si acquista una autovettura ad alimentazione alternata. Cinquecento euro a chi rinnova una moto ed un massimo di settemila euro per i veicoli commerciali.

E ancora fino a 400 euro da detrarre dalla dichiarazione dei redditi per ogni anno e per cinque volte per l’acquisto di elettrodomestici, tv, computer e mobili se nel contesto di una ristrutturazione della casa.

Infine un importo una tantum da 200 a 1.000 euro come sostegno per le famiglie a basso reddito, oltre ad agevolazioni sulla bolletta elettrica.

 

Gli altri provvedimenti riguardano:

·        La previsione di un nuovo regime fiscale per le imprese appartenenti ai distretti produttivi, che potranno optare per la tassazione unitaria con gli stessi criteri previsti per il consolidato fiscale, anche su base concordataria triennale;

·        Ulteriori agevolazioni fiscali per le società che risulteranno da operazioni di aggregazione fra imprese, mediante fusione, scissione o conferimento, per le quali sarà possibile il riconoscimento fiscale dei maggiori valori iscritti, senza pagamento di alcuna imposta sostitutiva, sempre che l’operazione non avvenga all’interno di gruppi già esistenti;

·        Ulteriore diminuzione dell’imposta sostitutiva dovuta sulla rivalutazione volontaria dei beni immobili, già prevista dal c.d. decreto anti-crisi n. 185/2008.

 

Bonus auto

La norma stabilisce incentivi al rinnovo del parco circolante e all’acquisto di veicoli ecologici.

E’ stato infatti ufficializzato il bonus da 1.500 euro per la rottamazione di auto Euro 0, Euro 1 o Euro 2 immatricolate entro il 31/12/99  in cambio dell’acquisto di nuovi veicoli Euro 4-5 con emissioni inferiori a 140 g/km se a benzina o 130 g/km se diesel.

A quest’ultimo va aggiunto un bonus da ben 2.500 euro per chi deciderà di acquistare veicoli commerciali leggeri rottamando auto Euro 0, Euro 1 o Euro 2, nonché un bonus di 500 euro per la rottamazione di motorini e motocicli Euro 0 e Euro 1 per l’acquisto di una moto Euro 3 fino a 400 cc.

Dette agevolazioni si possono riassumere come segue:

  1. Bonus di 1.500 euro per chi acquista auto che per il livello di consumi e inquinamento rientrano nei parametri Euro 4 ed Euro 5 a fronte della rottamazione di un veicolo vecchio.
  2. Incentivi generici a chi poi acquista un veicolo particolarmente ecologico senza rottamarne di vecchi:

·         1.500 euro per auto metano/elettrico/idrogeno;

·         3.500 euro per auto metano/elettrico/idrogeno con emissioni al minimo (con emissioni minori di 120 g/km2 di Co2). Un punto curioso, visto che le auto elettriche e a idrogeno non hanno emissioni;

·         1.500 euro per auto Gpl;

·         2.000 euro per auto Gpl ancora meno inquinanti (con emissioni minori di 120 g/km2 di Co2).

Decorrenza: dal 7 febbraio 2009 fino al 31 dicembre 2009, con immatricolazione non oltre il 31 marzo 2010.

 

Veicoli commerciali leggeri

Bonus di 2.500 euro per l’acquisto di nuovi veicoli, fino a 35 quintali, a fronte della rottamazione di veicoli Euro 0, 1 e 2 (sempre immatricolati entro il 31 dicembre 1999). In caso di mancata rottamazione, gli incentivi ammonteranno a 4.000 euro per l’acquisto, di veicoli nuovi a metano, gpl o idrogeno. Anche in questo caso l’incentivo è cumulabile a quello ottenuto per la rottamazione. Si tratta di una misura in grado di regalare una bella boccata d’ossigeno per un settore importante, ma da tempo in forte crisi.

Decorrenza: dal 7 febbraio 2009 fino al 31 dicembre 2009, con immatricolazione non oltre il 31 marzo 2010.

 

Contributi per impianto Gpl o metano

A decorrere dal 7 febbraio 2009 il contributo statale per chi vuole trasformare la propria auto da motore a benzina verso alimentazioni a basso impatto ambientale sale, nei limiti della disponibilità prevista, a 500 euro per l’installazione di impianti a Gpl e a 650 euro per l'installazione di quelli a metano.

Decorrenza: dal 7 febbraio 2009.

 

Incentivi per le due ruote

Incentivo di 500 euro per la rottamazione di motocicli o ciclomotori Euro 0 o Euro 1 per acquistarne uno nuovo Euro 3, fino a 400 di cilindrata. Il venditore entro 15 giorni dalla data di consegna del mezzo nuovo, ha l’obbligo di consegnare a un demolitore il veicolo ritirato per la demolizione e di provvedere direttamente o tramite delega alla richiesta di cancellazione per demolizione al pubblico registro automobilistico. I veicoli ritirati per la demolizione non possono essere rimessi in circolazione e vanno avviati o alle case costruttrici o ai centri appositamente autorizzati, per la messa in sicurezza, della demolizione, del recupero di materiali e della rottamazione. Gli incentivi hanno validità per i veicoli nuovi acquistati, anche in locazione finanziaria, con contratto stipulato tra venditore e acquirente a decorrere dal 7 febbraio 2009 e fino al 31 dicembre 2009, purché immatricolati non oltre il 31 marzo 2010. Le agevolazioni possono essere fruite nei limiti della regola degli aiuti "de minimis" prevista dal regolamento (Ce) n. 1998/06 della Commissione, del 15 dicembre 2006.

Decorrenza: dal 7 febbraio 2009 fino al 31 dicembre 2009, con immatricolazione non oltre il 31 marzo 2010.

 

Bonus elettrodomestici

Il decreto ha previsto una detrazione Irpef del 20% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, nonché apparecchi televisivi e Pc acquistati nell’ambito di un intervento di ristrutturazione agevolabile per il 36% (per interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia ex art. 3, c. 1, lett. b), c), d), DPR 6 giugno 2001, n. 380). La norma parla di interventi su singole unità immobiliari; non sembra dunque agevolabile l’acquisto di elettrodomestici o mobili a seguito di interventi avvenuti su parti comuni di un condominio. Il pagamento deve avvenire dalla data d’entrata in vigore del decreto "anti-crisi" fino al 31 dicembre 2009. La spesa massima agevolabile è di euro 10.000, su cui va calcolata una detrazione del 20%: pertanto, l’importo massimo detraibile è di euro 2.000 in 5 anni, quindi di euro 400 all’anno che andranno ad impattare sull’Unico PF 2010 o sul Modello 730/2010.

Il beneficio è cumulabile con la detrazione del 20% Irpef per la sostituzione dei frigoriferi di classe energetica non inferiore a A+ (prevista dalla Finanziaria 2007).

 

Sconti sulla bolletta elettrica

Potranno accedere al bonus sociale tutti i clienti domestici intestatari di una fornitura elettrica nell’abitazione di residenza con potenza impegnata fino a 3 KW che abbiano un ISEE inferiore o uguale a 7.500 euro.

Ogni nucleo familiare può richiedere il bonus per una sola fornitura di energia elettrica.

L’ammontare del bonus sarà differenziato a seconda del numero di componenti il nucleo familiare: 60 euro/annuo per una famiglia di 1-2 persone, 78 euro/annuo per una famiglia di 3-4 persone, 135 euro/annuo per una famiglia con più di quattro persone, 150 euro/annuo per i clienti che utilizzano apparecchiature elettromedicali.

Per accedere al bonus sociale il cittadino deve recarsi presso il proprio Comune di residenza e compilare l’apposita modulistica presentando l’attestazione ISEE e/o certificazione ASL ed allegare alla richiesta la fotocopia di un documento di identificazione. Sono inoltre necessarie tutte le informazioni relative al cliente, alla sua residenza, al suo stato di famiglia e alle caratteristiche del contratto di fornitura elettrica.

 

Bonus aggregazioni

Per le società di capitali che sono interessate da operazioni di aggregazione aziendale (fusioni, scissioni e conferimento d’azienda) effettuate nel 2009, vengono riconosciuti ai fini fiscali a titolo gratuito e fino ad un massimo di euro 5 milioni, i maggiori valori contabili (su beni strumentali ed immateriali) iscritti in bilancio.

Ai fine dell’applicazione dell’agevolazione è necessario che le società coinvolte nell’operazione:

-         siano operative da almeno due anni;

-         non facciano parte del medesimo gruppo societario.

Sono escluse dall’agevolazione le società legate da un rapporto di partecipazione superiore al 20% nonché quelle controllate, anche direttamente, da un medesimo soggetto.

La società risultante dall’aggregazione decade dall’agevolazione nel caso in cui nei primi quattro periodi di imposta dall’effettuazione dell’operazione pone in essere altre operazioni straordinarie, oppure cede i beni iscritti o risultanti.

 

Rivalutazione immobili delle imprese

Alla luce della riduzione della aliquote d’imposta sostitutiva sulla rivalutazione degli immobili vanno riviste le analisi di convenienza fatte fino ad ora. Le aliquote introdotte dal decreto «anti-crisi» (D.L. 29 novembre 2008, n. 185, conv. con modif. con L. 28 gennaio 2009, n. 2) sono state ridotte per ben due volte! In ultimo, il decreto in esame ha portato la sostitutiva al 3% per gli immobili ammortizzabili e ad appena l’1,5%, per quelli non ammortizzabili.

Non vengono invece ritoccate le decorrenze degli effetti fiscali che restano fissate nell’esercizio 2013 per la deduzione degli ammortamenti e nell’inizio dell’esercizio 2014 per il calcolo delle plusvalenze da cessione.

La rivalutazione assume una notevole convenienza non solo in termini civilistici, ma anche fiscali. Se, infatti, all’inizio la possibilità di rivalutare gratuitamente gli immobili ha riscosso notevole interesse, era invece apparso eccessivamente oneroso il riconoscimento fiscale. Ora, anche se occorre attendere alcuni anni per recuperare (in termini di minore Ires ed Irap) il costo della sostitutiva, l’elevato vantaggio complessivo dell’affrancamento indurrà molte imprese ad utilizzare la norma anche nei sui aspetti fiscali.

Per gli immobili strumentali, il risparmio fiscale derivante dai maggiori ammortamenti supera il costo della sostitutiva dal 2016, ma già dal 2014 sarà possibile alienare l’immobile abbattendo le plusvalenze, eventualmente utilizzando operazioni di lease-back per rifinanziare l’impresa.

 

 

05/03/2009

 

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