DECRETO SVILUPPO E FISCO SEMPLIFICATO
Le novità per imprese e famiglie
Lo schema di decreto legge del c.d. “Decreto Sviluppo” ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri che si è riunito il 5 maggio scorso. Il provvedimento contiene una raffica di misure tanto da sembrare una vera e propria finanziaria, che spaziano dal fisco, riduzione del peso della burocrazia per cittadini e imprese, nonché snellimento delle procedure per le opere pubbliche e il rilancio del piano casa. A giugno poi si sta studiando la manovra di mantenimento dei conti e di rifinanziamento di alcune misure che dovrebbe pesare circa 7 miliardi in due anni.
Il documento si compone di nove articoli, contenenti numerose novità in
relazione alle più svariate materie. Di particolare interesse il primo comma
degli articoli che, attraverso l’utilizzo di una nuova “tecnica legislativa”,
fa una breve elencazione di tutte le disposizioni in esso contenute, per poi
analizzarle più analiticamente nei commi successivi.
Accertamenti esecutivi, spesometro, detrazione per familiari a carico e scheda carburante: su questi - e su molti altri aspetti - intervengono le modifiche contenute nel decreto Sviluppo, con lo scopo di ridurre il peso della burocrazia che grava sulle imprese e più in generale sui contribuenti. In particolare, viene abolito lo spesometro per acquisti d’importo superiore a 3.000 euro in caso di pagamento con carte di credito, prepagate o bancomat; anche la scheda carburante non va più compilata in caso di pagamento con carte di credito, di debito o prepagate. Lavoratori dipendenti e pensionati non dovranno più comunicare annualmente (salve variazioni) i dati relativi a detrazioni per familiari a carico.
In sintesi
Fra le novità di maggior rilievo si segnala l’introduzione di un credito d’imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca (c.d. “bonus ricerca”), in Università ovvero enti pubblici di ricerca.
In materia di edilizia, sono riaperti i termini per i piani regionali e per l’incentivazione della demolizione e ricostruzione con libertà di sagoma. Per gli immobili residenziali che vengono demoliti e ricostruiti sono possibili ampliamenti fino al 20%, mentre per gli edifici non residenziali viene introdotta per la prima volta la possibilità di ampliamenti di volumetria del 10%.
Per quanto concerne la detrazione IRPEF del 36% prevista dall’articolo 1 della L. 449/1997 per gli interventi volti al recupero edilizio, viene abolito l’obbligo di inviare prima dell’inizio dei lavori la relativa comunicazione al Centro Operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate. Un’importante novità se si considera che il mancato invio, sin d’oggi, è causa di decadenza del diritto di fruire del beneficio fiscale.
Fra le principali novità in materia di accertamento contenute nello schema di decreto si segnala l’introduzione, per gli accertamenti esecutivi, di norme volte a mitigare il nuovo sistema di riscossione (per esempio, dovrebbe essere prevista la sospensione dell’esecuzione – non delle misure cautelari – in caso di richiesta di sospensiva sino alla decisione del giudice sulla sospensiva stessa). Per i nuovi accertamenti è disposto che non siano irrogabili sanzioni nel caso di mancato pagamento delle somme richieste con l’accertamento.
Nuove regole, inoltre, sono introdotte per gli appalti di opere pubbliche, per le c.d. “zone a burocrazia zero” e per i distretti turistico-alberghieri. Altre disposizioni sono volte alla riduzione del peso della burocrazia che grava sulle imprese e sui contribuenti e altre ancora modificano la disciplina contenuta nel Codice civile sui c.d. “patti di famiglia”.
Rivalutazione per terreni e partecipazioni
Lo schema del Decreto Sviluppo licenziato dal Consiglio dei Ministri prevede una nuova proroga della agevolazione che consentiva di rivalutare i terreni e le partecipazioni societarie.
La bozza del “Decreto Sviluppo” ripropone le agevolazioni fiscali introdotte e disciplinate dagli artt. 5 e 7 della L. n. 448/2001, consentendo a persone fisiche, società semplici, enti non commerciali e soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia di rivalutare il costo o valore di acquisto dei terreni e delle partecipazioni societarie non quotate, posseduti, al di fuori del regime d’impresa, alla data del 1° luglio 2011, affrancando in tutto o in parte le plusvalenze conseguite, ex art. 67 comma 1, lett. da a) a c-bis), del TUIR, allorché le partecipazioni o i terreni vengano ceduti a titolo oneroso.
A tal fine, occorrerà che, entro il termine del 30 giugno 2012 un professionista abilitato rediga e asseveri la perizia di stima della partecipazione o del terreno; il contribuente interessato versi l’imposta sostitutiva (2% o 4%) per l’intero suo ammontare, ovvero (in caso di rateizzazione) limitatamente alla prima delle tre rate annuali di pari importo.
Nuovi limiti per la contabilità semplificata
Con il Decreto Sviluppo, i limiti passano a 400.000 euro per le prestazioni di servizi, e a 700.000 euro per le altre attività dei ricavi fino a concorrenza del quale le imprese sono ammesse al regime di contabilità semplificata previsto dall’art. 18 del D.P.R. 600/73, salvo che optino comunque per quello ordinario.
Si ricorda che detto regime è applicabile:
- alle imprese individuali;
- alle snc, alle sas e ai soggetti equiparati ai sensi dell’art. 5 del Tuir;
- agli enti non commerciali (residenti e non) esercenti un’attività commerciale in via non prevalente.
Attualmente i limiti per accedere alla contabilità semplificata sono:
- 309.874,14 euro (600.000.000 delle
“vecchie” lire), per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi;
- 516.456,90 euro (1.000.000.000 delle “vecchie” lire), per le imprese aventi
per oggetto altre attività.
Verifiche fiscali
Vengono introdotte alcune novità in tema di verifiche fiscali, strumentali, quantomeno in parte, alla tutela dei diritti del contribuente. Le verifiche nei confronti delle imprese eseguite da diverse autorità amministrative dovranno essere coordinate, in modo da evitare che il contribuente sia sottoposto ad uno stillicidio di accessi. Infatti, con decreto adottato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, saranno disciplinati i termini e le modalità di programmazione delle verifiche fiscali, nonché un coordinamento degli accessi presso le imprese da parte delle Agenzie fiscali, della Guardia di Finanza, dell’Amministrazione autonoma Monopoli di Stato e dell’INPS.
Ciascuna delle amministrazioni informerà preventivamente le altre dell’inizio della verifica. Inoltre, cosa di non poco conto, gli appartenenti al corpo della Guardia di Finanza eseguiranno gli accessi in borghese. La violazione delle predette norme costituirà illecito disciplinare a carico dei dipendenti pubblici.
Tuttavia, la predetta unificazione dei
controlli non è prevista in caso di accessi per la repressione dei reati e di
ispezioni relative alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro,
nonché sulla tutela dell’igiene pubblica, della pubblica incolumità,
dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Le modifiche riguardano anche lo Statuto dei diritti del Contribuente, con
particolare riferimento all’art. 12 sulle verifiche fiscali.
Il “Decreto Sviluppo” incide su due fronti: in primo luogo, viene sancito che, per le imprese in contabilità semplificata e per i lavoratori autonomi, il termine di permanenza, così come l’eventuale proroga, non potranno superare i quindici giorni lavorativi; in secondo luogo, viene chiarito che il computo dei giorni va eseguito computando solo i giorni di permanenza effettiva.
Lavoro
Gli interventi che incideranno in materia di lavoro ed oneri sociali:
- per il triennio 2011-2013 è previsto un credito d’imposta pari al 50% del costo del lavoro per 24 mesi per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato sottoscritto nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia), a condizione che i soggetti assunti risultino ricadere nelle tipologie svantaggiate, come i disoccupati da almeno sei mesi, over cinquanta ecc (per i part-time l’agevolazione è ridotta in proporzione alla riduzione dell’orario di lavoro);
- revisione della normativa sul contratto d’inserimento: per ottenere le agevolazioni le donne dovranno essere senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e dovranno essere rispettate le indicazioni del Regolamento UE n. 800/08;
- per il biennio 2011-2012 la misura del bonus ricerca sarà pari al 90% della spesa aggiuntiva per le imprese che finanziano progetti di riforma in atenei o in enti pubblici di ricerca;
- sono introdotte notevoli semplificazioni in materia di privacy sulla raccolta e gestione dei dati personali contenuti nei curricula;
- con esclusione dei casi di controllo per la tutela della salute, giustizia ed emergenza, tutti gli altri interventi ispettivi di accertamento amministrativo dovranno essere accorpati in un unico accesso ispettivo, che potrà essere effettuato ogni 6 mesi e per una durata non superiore ai 15 giorni;
- soppresso l’obbligo annuale di comunicare al sostituto d’imposta i carichi di famiglia se la situazione familiare è rimasta invariata.
Contratto di apprendistato
E’ stato approvato un provvedimento in materia di apprendistato, in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge in materia di previdenza, lavoro e competitività per favorire la crescita (L. n. 247/07), disciplinando l’apprendistato quale contratto di lavoro a tempo indeterminato, finalizzato all’occupazione e alla formazione dei giovani.
Viene prevista la possibilità per il lavoratore di conseguire, a conclusione del periodo di apprendistato, il praticantato, un titolo universitario o un dottorato in ricerca. In sede di stesura finale della riforma è stata stornata l’idea iniziale di riforma, che prevedeva di applicare tale tipologia di contratto anche ai lavoratori somministrati. Il contratto di apprendistato sarà rigorosamente a tempo indeterminato e diviso in tre tipologie: per ottenere la qualifica professionale (a partire dai 15 anni), professionalizzante o contratto di mestiere, di alta formazione o ricerca per ottenere un diploma o un titolo di alta specializzazione. Su tale testo dovrà essere sancita l’intesa in Conferenza Stato-Regioni e acquisito il parere delle Commissioni parlamentari.
Altre semplificazioni fiscali ed amministrative
Cambia lo spesometro
Con questa norma il Fisco punta a monitorare gli acquisti effettuati dai contribuenti che utilizzano il denaro contante. Viene disposta l’abolizione della comunicazione telematica per acquisti superiori ai 3mila euro in caso di pagamento con carte di credito, prepagate e bancomat.
Dalla norma si evince che la semplificazione riguarda:
- tutti i soggetti passivi Iva, siano essi obbligati o meno all’emissione della fattura;
- tutte le operazioni B2C (business to consumer), vale a dire tutte le transazioni che avvengono verso soggetti non passivi Iva;
- le operazioni che vengono regolate con strumenti bancari ma limitatamente a carte di credito, di debito (bancomat) e prepagate.
Lo spesometro entra in vigore il 1° luglio e anche le variazioni seguiranno questa stessa tempistica. La modifica, voluta da imprese e professionisti, introdotta dal decreto legge dimentica i pagamenti per gli acquisti comunque già tracciati con l’utilizzo degli assegni bancari o circolari.
Meno obblighi sulle detrazioni
Cade l’obbligo di comunicare al sostituto d’imposta l’aggiornamento dei carichi di famiglia per i quali si ha diritto a detrazioni se non ci sono variazioni rispetto all’anno precedente. È la tipica norma a costo zero che comporterà un alleggerimento delle comunicazioni periodiche che i contribuenti devono fornire al fisco.
La norma si applicherà a partire dalla dichiarazione 2012 relativa ai redditi del 2011.
Spetterà all’Amministrazione Finanziaria mettere in atto i dovuti controlli per evitare che vengano presentati dati non veritieri e che quindi la semplificazione non si traduca in un danno per le casse dello Stato.
Stop alla scheda carburanti
Abolito l’obbligo di compilazione della scheda carburante, nel caso in cui il contribuente utilizzi solo carte di credito, di debito o prepagate per effettuare il pieno.
Illecito l’eccesso di controlli
Quando saranno in vigore, le norme comporteranno un alleggerimento rispetto all'attuale eccesso di controlli cui sono sottoposte le imprese. Il controllo amministrativo sarà unificato, potrà essere operato al massimo con cadenza semestrale e non potrà durare più di 15 giorni. La violazione sarà illecito disciplinare.
Le norme entreranno in vigore quando verranno emanati i relativi regolamenti ministeriali.
Le criticità potranno derivare dai 15 giorni «effettivi» di attuazione degli accessi. La norma si rivolge ai «piccoli» e ai professionisti, il più delle volte chiamati dal fisco in ufficio e non oggetto di accesso.
Privacy ridotta nelle aziende
Azzerata la burocrazia, visto che ogni obbligo privacy viene meno, seppure per casi ben determinati. La proposta prevede che il codice della privacy non si applichi ai trattamenti dei dati personali tra determinate società per le sole finalità di natura amministrativo-contabile.
La norma entrerà subito in vigore. In questo modo si adeguano le regole italiane a quelle degli altri paesi Ue.
Pagamenti on line con le Asl
Sarà possibile il pagamento online del ticket delle prestazioni sanitarie e la consegna via web dei referti medici da parte del Servizio sanitario nazionale. La norma deve entrare in vigore entro 180 giorni dalla conversione in legge del decreto.
Il piano e-gov sull'Ict del Governo presenta ancora numerose criticità soprattutto nel meridione e gli investimenti in sanità all'80% sono concentrati nel solo settentrione.
Semplificazioni in edilizia e piano casa
Silenzio assenso
Introdotto il silenzio-assenso entro un massimo di 90-100 giorni (180-200 per le città di oltre 100mila abitanti) per il rilascio del permesso di costruire.
La domanda va presentata allo Sportello Unico con un’attestazione del titolo di legittimazione e gli elaborati progettuali richiesti dal regolamento edilizio. Il progettista deve inoltre asseverare la conformità del progetto agli strumenti urbanistici e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché alle norme antisismiche e a quelle in materia di efficienza energetica, sicurezza e requisiti igienico sanitari.
Piano casa
Quanto al piano casa, vengono riaperti i termini per i piani regionali incentivando la "demolizione e ricostruzione" con libertà di sagoma; fino all’approvazione delle norme locali, gli interventi sugli immobili residenziali possono beneficiare di un premio volumetrico fino al 20%, quelli sugli edifici a destinazione diversa usufruiscono invece del 10%.
Come nelle prime versioni dei Piani casa, sono esclusi dagli interventi gli immobili abusivi o situati nei centri storici, ma non quelli che hanno ottenuto il titolo abilitativo in sanatoria.
Detrazioni Irpef
Chi decide di avvalersi della detrazione Irpef del 36% sugli interventi di ristrutturazione edilizia non dovrà più comunicare all’Agenzia delle Entrate di Pescara l’avvio dei lavori.
Rinegoziazione dei mutui
È possibile trasformare da variabili a fissi i mutui fino a 150mila euro fino al 31 dicembre 2012. Il mutuatario deve avere un Isee non superiore a 30mila euro ed essere in regola con le rate. Cambiano i criteri di calcolo del tasso di usura. Il nuovo metodo rende più flessibile la sua definizione rendendo il tasso soglia più adeguato in rapporto alle condizioni di mercato.
Il pacchetto da un lato velocizza l'affidamento delle opere pubbliche (più trattativa privata e sfoltimento dei maxiribassi), dall'altro taglia i costi con i tetti a riserve e varianti.
Incentivi alle imprese
Bonus assunzioni al sud
Concesso un bonus assunzioni alle imprese che assumono al Sud lavoratori svantaggiati. Si tratta di un credito d’imposta col beneficio della detassazione al 50 per cento per i 12 mesi successivi all’assunzione.
L’incentivo, rispetto al passato, richiede più stringenti requisiti soggettivi che ne limitano la fruibilità. Le imprese avrebbero poi preferito la fiscalità a beneficio di investimenti e produttività.
Nuove regole per gli appalti
Per le opere pubbliche fino a un milione di euro si può procedere all'assegnazione senza ricorrere alla gara d’appalto. I lavori fino ad un milione, quindi «possono essere affidati dalle stazioni appaltanti a cura del responsabile del procedimento. L’invito è rivolto, per lavori superiori a 500.000 euro, ad almeno dieci soggetti e per lavori inferiori a 500.000 euro ad almeno cinque soggetti». Limiti alle opere compensative e alle riserve, e brusca frenata sulle varianti in corso d’opera.
Sono introdotti nuovi limiti alle variazioni in corso d’opera ed alle opere compensative, nel tetto massimo del 20%. Di conseguenza saranno introdotti limiti alle riserve.
Credito imposta per la ricerca
Bonus ricerca sperimentale su due anni, 2011 e 2012. La misura è fissata nel 90% della spesa aggiuntiva d’investimento per le imprese che finanziano progetti di ricerca in atenei. Per la sua attuazione servirà un successivo provvedimento emesso dal direttore dell'Agenzia delle Entrate.
Tavola riassuntiva
Nella tabella di seguito riportata si intendono riepilogare le novità di maggior interesse risultanti dallo schema di decreto, nell’attesa di leggere il provvedimento che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Argomento |
Descrizione |
Credito d’imposta per
la ricerca scientifica |
In via sperimentale, è istituito per gli
anni 2011 e 2012 un credito di imposta a favore delle imprese che
finanziano progetti di ricerca (c.d. “bonus ricerca”), in Università
ovvero enti pubblici di ricerca (altre strutture finanziabili possono essere
individuate con un apposito DM). |
Bonus assunzioni nel
Mezzogiorno |
Ai datori di lavoro delle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia) è concesso un credito d’imposta per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. |
Edilizia abitativa
privata |
Per il rilascio del permesso di costruire delle costruzioni private, decorso il termine per l’adozione del provvedimento conclusivo da parte dell’ufficio si intende formato il “silenzio assenso”. |
Accertamento |
Fra le principali novità in materia di
accertamento contenute nello schema di decreto si segnalano le seguenti: |
Detrazioni per
carichi di famiglia |
È abolito l’obbligo di comunicazione annuale dei dati relativi a detrazioni per familiari a carico per i lavoratori dipendenti e pensionati (l’obbligo permane in caso di variazione dei dati). |
Comunicazione per la
detrazione IRPEF del 36% |
Viene abolito l’obbligo di inviare la comunicazione preventiva al Centro Operativo di Pescara per gli interventi volti al recupero edilizio, di cui all’art. 1 della L. 449/97, per i quali è fruibile la detrazione IRPEF del 36%. |
Corrispettivi
periodici |
Relativamente ai costi concernenti contratti a corrispettivi periodici non superiori a 1.000 euro, i contribuenti in contabilità semplificata possono dedurre fiscalmente l’intero costo nel periodo d’imposta di ricevimento della fattura. |
Elenco “clienti
fornitori” |
È abolito l’obbligo della comunicazione telematica da parte dei contribuenti per acquisti di importo superiore a 3.000 euro in caso di pagamento con carte di credito, prepagate o bancomat. |
Rimborsi d’imposta |
La richiesta di rimborso d’imposta fatta dal contribuente in dichiarazione può essere modificata in richiesta di compensazione entro 120 giorni dalla presentazione della dichiarazione stessa. |
Rinvio dei termini |
Sono rinviati al primo giorno lavorativo successivo tutti i termini relativi a versamenti e adempimenti (compresi quelli telematici) che scadono il sabato o in un giorno festivo. |
Contabilità
semplificata |
Innalzamento dei parametri che consentono l’applicazione del regime di contabilità semplificata (400.000 euro di ricavi per le imprese di servizi e 700.000 euro di ricavi per le altre imprese). |
Scheda carburante |
È abolito l’obbligo di compilazione della scheda carburante se il pagamento avviene con carte di credito, debito o prepagate. |
Fatture mensili |
È innalzato a 300 euro il limite entro cui è possibile riepilogare in un unico documento le fatture ricevute nel mese. |
Rivalutazione dei
terreni e delle partecipazioni |
È riproposta la possibilità di rideterminare il valore di acquisto dei terreni edificabili e delle partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva. |
Rinegoziazione dei
mutui a tasso variabile |
Fino al 31 dicembre 2012 è possibile rinegoziare
il mutuo ipotecario di importo originario fino a 150 mila euro,
acceso per l’acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad
abitazione, a tasso e rata variabile per tutta la durata del
contratto. |
07/05/2011