NUOVE REGOLE SUL FOTOVOLTAICO

 

 

Varato il decreto del quarto conto energia

 

Dopo il parere consultivo del Consigli dei Ministri del 5 maggio scorso, è stato approvato da Consiglio dei ministri il quarto conto energia, il decreto che ridefinisce il sistema degli incentivi agli impianti fotovoltaici, firmato dai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente.

 

Il decreto prevede un nuovo regime di sostegno basato su obiettivi temporali progressivi di potenza installata e su previsioni annuali di spesa.

Nel nuovo testo non c’è traccia della proroga al 31 agosto 2011 della scadenza del terzo Conto Energia annunciata la scorsa settimana dal Ministro dell’Ambiente; se il testo sarà confermato, il quarto Conto Energia entrerà in vigore il 1° giugno prossimo, come previsto inizialmente.

 

Novità

Si è deciso che l’erogazione dell’incentivo parta nel momento in cui l’impianto viene allacciato alla rete. Qualora i proprietari incontrassero difficoltà nell’allaccio o ritardi imputabili al gestore della rete, potranno ricorrere alle tutele per i normali allacciamenti, previste dal Testo Integrato sulle Connessioni Attive (Tica) che fissa tempi massimi per l’allaccio e sanzioni per i gestori delle reti in caso di ritardi ingiustificati.
Inoltre, alle normali sanzioni previste dal Tica, si aggiungerà un indennizzo per chi subisce ritardi superiori a 30 giorni nell’allaccio dell’impianto, indennizzo pari alla differenza tra il nuovo incentivo, più basso, e il vecchio, più alto, perso a causa dei ritardi imputabili alla società che gestisce la rete elettrica.

Modifiche apportate

Nel testo finora disponibile sono confermate le modifiche apportate la scorsa settimana:

-         un obiettivo nazionale di potenza installata di circa 23.000 MW;

-         l’estensione da 200 kW a 1 MW della definizione di piccoli impianti su edifici, cioè di quelli per i quali non è previsto alcun tetto di spesa;

-         tetti di spesa semestrali fino al 2012 e introduzione del modello tedesco dal 2013;

-         registro gestito dal GSE per i grandi impianti;

-         premio di 5 €cent/kWh per la rimozione dell’amianto;

-         premio del 10% per chi installa pannelli fotovoltaici italiani o europei.

 

Le reazioni

Il testo definitivo però piace a pochi e le imprese della filiera minacciano azioni legali nei confronti del Decreto Rinnovabili. È ancora lontana la parola "fine" per la guerra del fotovoltaico in Italia: il Quarto Conto Energia non ha convinto le aziende del settore, pronte ad avviare azioni legali per fare ricorso contro il Decreto Rinnovabili. Già 150 imprese si sono rivolte a SOS Rinnovabili - associazione web promotrice di iniziative di contestazione al decreto - per avviare un’azione legale collettiva, ossia una class action.

Si prevedono due ricorsi distinti. Il primo alla Corte di Giustizia Ue, sfruttando il parere negativo espresso dall'Unione Europea già in precedenza, accusando l'Italia di non recepire la Direttiva UE per lo sviluppo delle rinnovabili e di paralizzare la crescita di questo settore. Il secondo ricorso verrà presentato al TAR.

 

 

07/05/2011

 

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