TERMINI DI PRESCRIZIONE E DECADENZA

 

 

In quanto tempo e quali documenti perdono effetto ?

 

Essendo da poco passata la fine anno, è possibile fare un quadro riepilogativo dei tempi e delle azioni che devono essere intraprese per evitare la decadenza di alcuni diritti che il cittadino, ma anche il creditore o la Pubblica Amministrazione possono intraprendere per evitare la decadenza di un diritto.

 

L’esempio più comune - in ambito fiscale - è l’attività accertativa della Agenzia delle Entrate per le annualità pregresse; i contribuenti che non hanno ricevuto la notifica di un atto del Fisco entro il 31 dicembre 2008, dal 1° gennaio 2009 sono “liberi” dai rischi di accertamento per le annualità scadute a quella data..

Ad esempio, a partire dal 1° gennaio scorso (in caso di dichiarazioni regolarmente presentate) il Fisco non potrà più accertare l’annualità 2003.

 

Definizioni

La prescrizione è un mezzo con cui l’ordinamento giuridico opera l’estinzione dei diritti quando il titolare non li esercita entro il termine previsto dalla legge (codice civile, art. 2934 e segg.).

La decadenza consiste nella perdita della possibilità di esercitare un diritto per il mancato esercizio in un termine perentorio (codice civile, art. 2964 e segg.).

In termini pratici i due concetti sono molto simili, ma giuridicamente no. La prescrizione, infatti, è stabilita solo dalla legge mentre la decadenza può anche essere frutto di accordi tra due parti. Gli esempi tipici sono il termine entro cui si devono contestare i vizi sui beni acquistati dai consumatori (due mesi dalla loro scoperta, la decadenza) ed il termine entro il quale tale diritto può essere esercitato, promuovendo magari una causa (due anni dall’acquisto, la prescrizione).

Non tutti i diritti sono soggetti a prescrizione (per esempio la proprietà, le azioni inerenti la contestazione della paternità e quelle di riconoscimento filiale, il riconoscimento di eredità e le domande di divisione dei coeredi, etc.); la norma regolatrice è l’art. 2934 del c.c.

 

Tempi e durata

Per legge esiste una prescrizione ordinaria a cui sono riferibili tutti i crediti per i quali la legge non specifica qualcosa di diverso. Tale termine è di dieci anni. Per determinati crediti, invece, vengono specificate delle prescrizioni brevi (di solito di cinque anni).

Le prescrizioni presuntive sono quelle per le quali la legge presume che dopo il decorso del termine il debito sia stato pagato. Possono durare dai sei mesi ad un anno e, proprio perché si basano su una presunzione prevista dalla legge (art. 2954 e 2955 c.c.), l’onere della prova è a carico del creditore richiedente. Al debitore, infatti, è sufficiente declamare il decorso del termine per far scattare la prescrizione.

 

Termini

Quanto tempo deve passare prima di cestinare una multa ? almeno cinque anni; altrettanti dal pagamento di una tassa. Tempi tecnici per evitare di pagare due volte la stessa contravvenzione, nel primo caso, o per scongiurare l’arrivo di una cartella di pagamento per tributi già pagati nel secondo caso.

Ci sono poi documenti che, pur se non soggetti a obbligo di conservazione è comunque bene tenere sempre come il libretto di lavoro, il contratto di lavoro, le buste paga, i contratti di affitto, gli atti notarili di compravendita, i contributi previdenziali, le sentenze del tribunale, gli atti di matrimonio e perfino i risultati degli esami medici.

 

Ambito fiscale

I normali termini di accertamento devono essere eseguiti, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.

In caso di omessa presentazione della dichiarazione, l’avviso di accertamento può essere notificato fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata.

 

Dichiarazioni dei redditi (Modello Unico e 730) e  pagamenti delle tasse (irpef, iva, etc)

5 anni

Dall'anno successivo a quello di dichiarazione. Il termine vale sia per i pagamenti delle tasse sia per la conservazione della documentazione (compresi gli oneri).

Indebita compensazione delle tasse, con crediti inesistenti (irpef, iva, etc)

8 anni + sanzione

Nuovo termine fissato dalla Finanziaria 2009.

Documenti relativi alla ristrutturazione della casa con detrazione fiscale (bonus del 41% o del 36%)

5 anni

Termine - calcolato a partire dall'anno successivo alla dichiarazione dei redditi - di conservazione di tutta la documentazione prevista per usufruire delle detrazioni (fatture, ricevute, bonifici bancari, etc.).

Contributi INPS

5 anni

Termine fissato dalla legge 335/1995.

TRIBUTI LOCALI (ICI, TARSU, TOSAP, Imposta comunale sulla pubblicità e diritto pubbliche affissioni)

decadenza massima per gli avvisi: 5 anni.
termine di prescrizione: 10 anni

Cinque anni è l'attuale termine - massimo di decadenza - che riguarda la prima notifica degli avvisi di accertamento, con emissione delle cartelle esattoriali nei successivi tre. Esso parte dalla fine dell'anno di riferimento.

Il termine di conservazione delle ricevute di pagamento che consigliamo è comunque quello della prescrizione ordinaria, ovvero dieci anni, visto che in merito la norma non è chiara e definita e che numerose interpretazioni giurisprudenziali fissano per questi tributi la prescrizione decennale (Cassazione 18432/2005 e 18110/2004).

 

Occorre fare una precisazione, che ha determinato la proroga di due anni per i contribuenti che non si sono avvalsi delle sanatorie previste dalla L. 289/2002 (condono fiscale).

A partire dall’anno 2003 si applicano i normali termini di accertamento.

 

Periodo di imposta

Dichiarazione presentata

Dichiarazione omessa

2000 (1)

31/12/2007

31/12/2008

2001 (1)

31/12/2008

31/12/2009

2002 (1)

31/12/2009

31/12/2010

2003

31/12/2008

31/12/2009

2004

31/12/2009

31/12/2010

2005

31/12/2010

31/12/2011

2006

31/12/2011

31/12/2012

2007

31/12/2012

31/12/2013

   (1) Periodo interessato dai condoni

 

Finanza privata

Lo specchietto riportata le prescrizioni e le decadenze riguardanti i diritti più comuni e di maggiore utilità.

 

Mutui e finanziamenti in genere

5 anni

Il termine valido ai fini fiscali è di cinque anni dalla scadenza. Per quanto riguarda i rapporti con la Banca, però è bene conservare tutta la documentazione del mutuo (contratto e ricevute di pagamento) per 10 anni dalla sua scadenza.

Assicurazioni

1 anno

5 anni

Le quietanze vanno conservate per un anno. Quelle utilizzate ai fini fiscali (polizze vita, infortunio e S.S.N.) per cinque anni, fino a quando si prescrive i termini di accertamento fiscali.

Estratti conto

10 anni

Gli estratti conto bancari vanno mantenuti per 10 anni. In questo ambito è quindi possibile impugnare l’estratto conto per errori od omissioni.

Cambiali tratte e pagherò

3 anni

art. 94 R.D. 1669/1933

Le cambiali vanno conservate per tre anni dalla scadenza.

 

Casa e utenze

Lo specchietto riportata le prescrizioni e le decadenze riguardanti i diritti più comuni e di maggiore utilità.

 

Affitto e ogni altro onere legato alla locazione

5 anni

Le ricevute di affitto devono essere conservate per cinque anni.

Spese condominiali

5 anni

Le spese condominiali vanno conservate per cinque anni.

Bollette e utenze varie

5 anni

Le fatture di acqua, gas, luce e telefono per uso domestico vanno conservate per 5 anni a partire dalla data di scadenza. Se le fatture sono oggetto di controversia il termine è di 10 anni.

Rifiuti

10 anni

Le tasse pagate per la nettezza urbana si conservano fino al decimo anno successivo al pagamento.

Canone TV

10 anni

Il canone Rai, così come la quasi generalità dei tributi, si prescrive con il decorso di 10 anni. Il periodo decorre dalla fine di gennaio dell’anno in cui va corrisposto il canone.

Rette scolastiche e lezioni

1 anno

Le ricevute di iscrizione si conservano per un anno. Se la lezione è impartita per tempi più lunghi di un mese il termine è di 3 anni. Il termine decorre dal compimento della prestazione.

Iscrizione a scuole e palestre private

1 anno

Le ricevute di iscrizione a scuole e palestre private si conservano per un anno dal termine della prestazione.

 

Auto

Lo specchietto riportata le prescrizioni e le decadenze riguardanti i diritti più comuni e di maggiore utilità.

 

Bollo

3 anni dalla scadenza

E' in pratica di quattro anni, perché cade alla fine del terzo anno successivo a quello in cui doveva avvenire il versamento (D.L. 2/86).
Il termine vale anche se l'auto è stata venduta.

Nello stesso termine si prescrive il diritto del contribuente al rimborso delle tasse indebitamente corrisposte.

Assicurazione

1 anno

Le quietanze vanno conservate per un anno.

Multe e contravvenzioni stradali

5 anni

art. 209 codice strada

A decorrere dal giorno in cui è stata commessa la violazione. Gli atti notificati successivamente (verbale e cartella esattoriale) fanno ogni volta decorrere un ulteriore termine di cinque anni.

Risarcimenti e contestazione di danno

2 anni

Il diritto al risarcimento dei danni causati dalla circolazione dei veicoli si prescrive in due anni dall’evento.

 

Acquisti e spese

Lo specchietto riportata le prescrizioni e le decadenze riguardanti i diritti più comuni e di maggiore utilità.

 

Alberghi

6 mesi

I pagamenti relativi agli alberghi vanno conservati per sei mesi; è in questo intervallo di tempo che l’albergatore può chiedere il pagamento del conto.

Scontrini fiscali

Variabile, minimo 2 anni

Deve essere conservato per tutta la durata della garanzia.

Quando lo scontrino è legato ad una detrazione fiscale, invece, il termine di conservazione può arrivare anche a cinque anni.

Spedizioni e trasporti

1 anno

A decorrere dall'arrivo a destinazione della persona o dal giorno in cui è avvenuta (o doveva avvenire) la consegna della cosa.
Il termine è di 18 mesi se il trasporto ha inizio o termine fuori Europa.

Diritto alla provvigione ai mediatori

1 anno

Dall’evento che fa scaturire il diritto, per gli immobili la firma del compromesso.

Compensi a professionisti

3 anni

Il termine decorre in genere dall’ultima prestazione.

Fatture per prestazioni di servizi

10 anni

Si tratta del termine di prescrizione ordinaria applicabile in mancanza di altre specifiche di legge. E' il tempo consigliato di conservazione delle prove di pagamento dei conti degli artigiani (meccanico, elettricista, etc).

 

 

10/01/2009

 

www.studioansaldi.eu

 

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