Analisi sui mercati finanziari a cura di Pierluigi Gerbino
Docente di Economia - 4° class. al Campionato Italiano di Trading Top Trader 2000
Anno 2012 - Gennaio
COMMENTO
Mentre gli indici europei e
soprattutto il nostro FIB sono stati schiacciati dalle difficoltà di Unicredit
a portare a termine con successo il suo aumento di capitale, negli USA i
listini hanno chiuso in moderato rialzo, dimostrando di voler proseguire ancora
il rally in atto. A determinare l’andamento americano è stata soprattutto la
trimestrale di Alcoa, migliore delle attese. Questa azienda tradizionalmente
apre la stagione trimestrale dei risultati societari USA ed i suoi risultati
vengono spesso considerati come un barometro in grado di misurare il clima
generale.
Che il barometro segni tempo moderatamente sereno si intuisce, oltre che dal risultato americano, anche dai rialzi diffusi che stamane si vedono sui listini asiatici, che fanno ipotizzare una partenza in recupero anche per le borse europee.
Anche la nostra dovrebbe avvantaggiarsi almeno di un rimbalzo tecnico da parte di Unicredit, che ha raggiunto ieri livelli di ipervenduto veramente eccessivi e si è avvicinata assai al livello di 1,934, che farebbe fallire l’aumento di capitale. Un evento francamente inimmaginabile, contro cui lotterà con tutte le sue forze il pool dei comitato di garanzia.
Ci avviciniamo dunque ad un importantissimo test per l’indice americano SP500: l’area 1.293, che dista ormai solo 10 punti dalla chiusura di ieri. Questo livello, che ha segnato il massimo dell’ottobre scorso, è una resistenza piuttosto significativa, ma è anche l’ultima che separa l’indice USA dalla zona dei massimi del 2011 (l’area 1.350-1.370) e che impedisce il completo riassorbimento del drammatico calo dell’estate scorsa. L’impresa pare fattibile, anche perché nei giorni scorsi SP500 ha completato una figura di testa e spalle rialzista che avrebbe come obiettivo proprio 1.370 circa.
Se è vero che l’economia USA sta dando segnali consistenti di irrobustimento, la sua svolta verrà anticipata dall’estensione di questo rally sull’indice SP500. Se invece quel che ci dicono gli ultimi dati macro è soltanto un fuoco di paglia, ben difficilmente SP500 riuscirà nell’impresa e probabilmente il rally ha le ore contate.
In tutto ciò questa volta l’Europa non avrà il consueto ruolo di accompagnatrice delle decisioni prese a Wall Street, ma potrà influenzare la direzione americana con le decisioni che nei prossimi giorni verranno prese (o, ancora una volta, non prese) per aumentare le armi a disposizione della BCE in difesa dell’euro e del sistema bancario europeo.
Non resta quindi molto da attendere.
Per maggiori informazioni e per approfondire il servizio è possibile accedere all'indirizzo www.borsaprof.it o contattare la casella di posta: gigiger@borsaprof.it
Consulenza, Formazione, Analisi Finanziarie e supporti al Trading