Analisi sui mercati finanziari a cura di Pierluigi Gerbino

Docente di Economia - 4° class. al Campionato Italiano di Trading Top Trader 2000

 

Anno 2009  -  Marzo

 

 

 

 

 

L’ULTIMA ZAMPATA

 

COMMENTO

 

I primi mesi del 2009 hanno portato, a chi pensava che il 2008 sarebbe stato ricordato come l’anno terribile della recessione, sufficienti motivi per constatare quanto sia difficile mettere limiti al peggio.

Casella di testo: Nessuno ha la sfera di cristallo. Le opinioni e le previsioni di questo report derivano dall’applicazione di tecniche di analisi e dall’esperienza diretta dell’autore. Si garantisce  scrupolo ed indipendenza nelle analisi. L’esattezza delle previsioni non può garantirla nessuno. Il 2009 dei mercati azionari si è aperto con l’ennesima delusione del falso rimbalzo e si è avvitato ininterrottamente per due mesi.

Il 14 gennaio avevo avvisato che avremmo potuto assaggiare la capitolazione dei mercati fin dalla rottura da parte di SP500 di quota 815. L’evento si è verificato il 17 febbraio ed il mercato in soli 4 giorni ha rapidamente raggiunto i minimi del novembre 2008 a 740. Dopo una pausa di un giorno, impegnata a fornire l’ennesima illusione di rimbalzo, in cui sono cascati gli ultimi eterni ottimisti, anche quel livello è stato violato per proseguire di gran carriera verso gli obiettivi della devastazione.

In quella sede li avevo già chiaramente ipotizzati con queste parole:

Sempre ammesso che il mercato non voglia concludere prematuramente il rimbalzo e farci assaggiare in anticipo la capitolazione dei mercati. In tal caso sarebbe sicuramente ottima cosa non stare a pensarci troppo su e chiudere le posizioni anche se sono in perdita.

Il motivo è presto detto e riguarda il punto di arrivo dell’onda ribassista finale.

A questo proposito al momento non possiamo essere molto precisi, anche perché non sappiamo ancora da dove partirà.

Una prima proiezione dà comunque risultati a dir poco terrificanti, che non ho mai avuto il coraggio di pubblicare prima d’ora.

L’obiettivo finale del ribasso futuro pare essere l’area 385, con obiettivi intermedi situati a 600, 480 e 440.

A questo punto occorre precisare meglio il calcolo degli obiettivi, dato che sappiamo che quella in corso è effettivamente l’onda impulsiva che allora era soltanto evocata.

Ebbene: se guardiamo il grafico giornaliero di SP500 cataloghiamo il presente impulso come onda 5, conclusiva del movimento ribassista iniziato a maggio.

Il calcolo di dove potrebbe terminare questo impulso dipende dagli strumenti di analisi utilizzati.

Se si utilizza il metodo delle estensioni di Fibonacci avremmo come obiettivo minimo l’area 660, praticamente raggiunta, come obiettivo principale l’area 480 e come massima estensione l’area 200.

Se invece vogliamo utilizzare figure grafiche individuamo le principali che il mercato ha formato. Il 7.2 è stata completata una figura di indecisione triangolare. Il lato superiore è definito dai massimi discendenti del 4.11.08 e del 6.1.09, mentre il lato inferiore è rappresentato dai minimi ascendenti del 21.11.08 e del 23.1.09. Notiamo che il lato inferiore è stato testato ripetutamente in febbraio e definitivamente infranto (con gap!) il 17 febbraio.

Il punto di arrivo del movimento ribassista che si è originato può perciò essere individuato in area 570.

Se vogliamo estendere l’analisi al lungo periodo, dobbiamo constatare innanzitutto che se utilizziamo il grafico a compressione settimanale, l’onda ribassista in atto è ancora classificabile come onda 3.

 

 

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