AGEVOLAZIONI
contributi e incentivi per le imprese
- Maggio 2010 -
Credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo – L. 296/2006
E’ stato avviato da parte del Ministero dell’Economia lo sblocco dei fondi per il rifinanziamento parziale del credito d’imposta per ricerca e sviluppo ai sensi della legge 296/06.
Le risorse disponibili garantiranno la copertura a riparto di almeno il 47,5% del contributo prenotato da parte delle circa 22.000 aziende rimaste escluse dal famigerato click day del 6 maggio 2009.
Nei prossimi giorni verranno fornite maggiori indicazioni per la fruizione dei benefici, fermo restando l’obbligo di non negare negli allegati di bilancio la sussistenza delle attività di R&S svolte negli esercizi oggetto di prenotazione.
Intanto in ambito giurisprudenziale, la sentenza della CTP di Pescara (n. 57 del 29/03/2010) ha stabilito che il credito d’imposta non può essere fruito se sopravvive l’indisponibilitàò delle risorse; nel caso di specie, in cui il credito di imposta per la ricerca e sviluppo spetti di diritto al contribuente ma sopravvenga l’indisponibilità delle risorse finanziarie, il credito non può essere fruito. Infatti, il credito d’imposta correlato alle somme investite per la ricerca e lo sviluppo è vincolato, in base a quanto previsto dall’art. 29 del D.L. n. 185/08, alle disponibilità finanziarie. Tale norma non incide sul diritto di credito, ma solo sulla sua attuale fruibilità. Il cosiddetto click day - scattato alle ore 10 del 6 maggio 2009 – ha visto prenotati in meno di 1 minuto tutti i fondi disponibili per il 2008 e il 2009, determinando per tutte le domande inviate dopo l’esaurimento delle risorse il diniego di attribuzione del credito di imposta. I giudici ribadiscono che la L. n. 2/09 (di conversione del D.L. n.185/08) non ha negato il diritto acquisito dalla società ma ha inciso solo sulle modalità della sua fruizione: il credito rimane, solo che per poter essere utilizzato occorre che esso rientri nella disponibilità del bilancio statale.
Erogazione di voucher per la partecipazione di eventi fieristici
A seguito dell’interruzione della procedura informatica del 19/04/2010, la Giunta Regionale in data 30 aprile, ha disposto i nuovi termini di presentazione delle richieste di agevolazione.
Piccole e medie imprese aventi sede legale ed una sede operativa attiva nel territorio della Regione Piemonte.
E’ prevista l’assegnazione di voucher a parziale rimborso delle spese sostenute per la partecipazione ad eventi fieristici internazionali nella misura di € 3.000,00 per le fiere europee e di € 4.500,00 per le fiere extraeuropee.
I voucher potranno essere spesi solamente per la partecipazione alle fiere indicate nell’apposito allegato al bando.
· un viaggio aereo a/r da aeroporto italiano all’aeroporto più vicino alla sede della fiera in classe economy per un amministratore, dipendente o consulente dell’impresa;
· diritto di plateatico;
· allestimento e pulizia stand;
· facchinaggio in fiera;
· spedizione materiali;
· inserimento a catalogo
Le domande possono essere presentate mediante apposita procedura telematica a partire dalle ore 9.00 del 18/05/2010 e fino alle ore 13.00 del 21/05/2010. Entro cinque giorni successivi all’invio telematico le domande dovranno essere confermate ad originale cartaceo da inviare a Finpiemonte Spa. Entro 45 giorni dal termine della fiera l’impresa assegnataria del contributo dovrà inviare mezzo raccomandata a/r la documentazione comprovante l’effettuazione delle spese.
Entro 60 giorni dal ricevimento della documentazione Ceipiemonte s.c.p.a. provvederà all’erogazione del contributo al netto delle ritenuta di legge del 4%.
Finanziamento alle Pmi che esportano
Agevolazione per le Pmi che puntano sull’export, mediante la concessione delle agevolazioni a sostegno della solidità patrimoniale alle imprese che fatturano almeno il 20% all'estero con l’obiettivo di migliorare la competitività sui mercati esteri.
L’intervento è riservato alle Pmi esportatrici, costituite in forma di società per azioni (o da trasformarsi in s.p.a. prima dell'erogazione del finanziamento) con un livello medio di fatturato export del 20% sul fatturato medio totale dell'ultimo triennio. Sono questi i principali requisiti che devono possedere le imprese che intendono accedere al nuovo intervento agevolativo introdotto dall’art. 6, comma 2, lett. c) del Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito con modificazione dalla Legge 6 agosto 2008 n. 133.
Il regolamento attuativo prevede che i finanziamenti debbano essere erogati con l’obiettivo di migliorare l’indice di copertura delle immobilizzazioni (rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette). A tal fine, occorre confrontare il valore risultante dall’ultimo bilancio approvato (livello di ingresso) e il “livello soglia”, posto uguale a 0,65. Se il livello di ingresso è inferiore al livello soglia, l’obiettivo è quello di raggiungerlo o superarlo; mentre se è uguale o superiore, l’obiettivo è di mantenerlo o incrementarlo.
Il finanziamento viene concesso in 2 fasi. Nella prima fase (fase di erogazione), che inizia alla data di erogazione del finanziamento e termina alla fine del secondo esercizio successivo, il finanziamento è erogato al tasso di riferimento comunitario vigente. Le imprese che hanno un livello d’ingresso inferiore a 0,65 devono presentare a garanzia una fideiussione bancaria o equivalente. Nessuna garanzia invece è richiesta in caso di indice superiore, purché l’impresa si impegni a non ridurre l’indice stesso al di sotto del livello risultante dall'ultimo bilancio approvato.
Nella seconda fase (fase di rimborso), si verifica il livello di solidità patrimoniale raggiunto dall’impresa rispetto al livello di ingresso. Dall’esito di tale verifica dipende le modalità di rimborso del finanziamento. Se al termine della fase di erogazione l’impresa ha migliorato il proprio livello di solidità patrimoniale di ingresso fino a raggiungere il livello soglia di 0,65 o mantenendolo/superandolo (se già uguale o superiore al livello soglia), il rimborso del finanziamento avverrà in 5 anni. Le rate in linea capitale saranno costanti, semestrali e posticipate, decorrenti dalla fine del secondo esercizio della fase di erogazione, ad un tasso agevolato pari al 15% del tasso di riferimento (purché non inferiore allo 0,50% annuo).
Finanziamento per il commercio al dettaglio – L.R. 28/99
Piccole imprese di commercio al dettaglio, somministrazione di alimenti e bevande, rivendita di giornali e riviste, localizzate nel territorio piemontese.
Destinata alle microimprese commerciali del Piemonte che hanno intenzione di investire (non meno di 25 mila euro) in innovazione gestionale e tecnologica, nei sistemi di qualità certificabili, nella formazione, nell'acquisto o ristrutturazione dei locali sede dell'attività, nel rinnovo di attrezzature e impianti, nella riqualificazione degli apparati di sicurezza e nell'eliminazione delle barriere architettoniche.
Sono ammessi anche i progetti sino a 15 mila euro per gli ambulanti che acquistano automezzi, per i dettaglianti o le rivendite di cibi e bevande intenzionati a eliminare le barriere architettoniche, per la riqualificazione e il potenziamento dei sistemi di sicurezza e se a presentare la domanda di accesso all'agevolazione sono agenti e rappresentanti di commercio.
Le iniziative a cui viene riconosciuto il carattere prioritario sono sostenute per il 60% con fondi regionali a tasso zero (sino a 100 mila euro) e per il 40% con fondi bancari a tasso convenzionato, mentre per quelle non prioritarie i fondi a tasso zero si fermano al 50%.
investimenti in ricerca industriale nel settore tessile
Agevolazione di natura fiscale per gli investimenti in innovazione, ricerca industriale e di sviluppo pre-competitivo finalizzato alla realizzazione di campionari per l’esercizio 2010 con deduzione al 100% di tali investimenti o voci di spesa ai fini del calcolo del saldo IRES e IRAP a carico dell’impresa.
Piccole e medie imprese e grandi industrie di tutto il territorio nazionale che svolgono attività nel settore tessile rientranti nelle divisioni 13 e 14 della tabella ATECO 2007.
Incentivare le aziende italiane del comparto tessile ad investire maggiormente e sempre di più nella ricerca ed innovazione.
Sono ammessi tutti gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio 2010 per la realizzazione di campionari derivanti dalla ricerca industriale e di sviluppo pre-competitivo.
Inviare, con procedura telematica per mezzo dei soggetti abilitati l’apposita domanda che dovrà essere supportata da adeguato materiale tecnico a sostegno delle spese oggetto di agevolazione. Si ipotizza possa essere cumulabile con le altre agevolazioni fiscali, avendo natura fiscale.
www.studioansaldi.it
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