AGEVOLAZIONI
contributi e incentivi per le imprese
- Novembre 2007 -
Settore FLOROVIVAISTICO
Agevolazioni per favorire i progetti di ricerca e sperimentazione nelle PMI
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con proprio Decreto del 1° agosto 2007 (Comunicato “Selezione di progetti di ricerca e sperimentazione nel settore florovivaistico” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.208 del 7 settembre 2007), ha emanato una procedura concorsuale per la selezione di progetti di ricerca e sperimentazione nel settore florovivaistico proposti dalle piccole e medie imprese operanti nel settore florovivaistico e da realizzarsi attraverso la collaborazione con Istituzioni di ricerca. Le risorse complessivamente messe a disposizione ammontano ad Euro 2.500.000,00.
Possono presentare un progetto di ricerca e sperimentazione le piccole e medie imprese operanti nel settore florovivaistico con esperienza almeno di un anno nel campo della ricerca e sperimentazione del settore. A tal fine le aziende che intendano partecipare al bando devono autocertificare di disporre sia di personale qualificato e con provata esperienza in attività di ricerca, che di strutture dedicate o dedicabili alle attività di ricerca.
Saranno ammesse esclusivamente le spese connesse direttamente allo sviluppo delle attività di ricerca e sperimentazione, restando conseguentemente espressamente escluse le spese inerenti l'ordinaria attività di produzione o di servizio svolta dall'impresa. Ciò premesso, nella definizione del progetto, occorre tener presente che sono ammissibili i seguenti costi:
Ü spese di personale: ricercatori, tecnici ed altro personale ausiliario in rapporto di lavoro subordinato anche a termine o a progetto, ivi inclusi dottorati, assegni di ricerca e borse di studio che prevedano attività di formazione attraverso la partecipazione al progetto nella misura in cui sono adibiti all’attività di ricerca;
Ü il costo dei servizi di consulenza e commesse esterne utilizzati esclusivamente per l’attività di ricerca; vi rientra anche l’acquisizione dei risultati di ricerche e di brevetti, know-how, diritti di licenza ed altri diritti di proprietà intellettuale;
Ü altre spese direttamente imputabili all’attività di ricerca da specificare nella proposta (quali materiali di consumo, spese per prototipi non idonei a fini commerciali);
Ü spese per missioni limitatamente alla loro imputabilità alla attività di ricerca;
Ü le spese generali direttamente imputabili all’attività di ricerca saranno considerate ammissibili nella misura forfettaria massima del 10%.
Le proposte saranno preliminarmente sottoposte alla verifica di ammissibilità formale; le domande che avranno superato la preliminare fase di ammissibilità saranno trasmesse alla Commissione di Esperti, con apposito verbale di istruttoria. Al termine delle operazioni di verifica si procederà:
- all’ammissione alla valutazione dei progetti privi di carenze o difformità;
- all’esclusione dalla valutazione dei progetti non conformi alle prescrizioni del bando in tema di ammissibilità.
La durata del progetto dovrà essere compresa tra i 12 mesi ed i 36 mesi. Le proposte possono prevedere strumenti di formazione (borse di studio, assegni di ricerca, ecc.) rivolti a giovani ricercatori, da usufruire anche presso le imprese partecipanti per una durata non inferiore a 12 mesi.
Nella redazione del progetto occorre tener presente che sarà accordata priorità ai programmi di ricerca che prevedono il coinvolgimento della filiera produttiva, con particolare riferimento alla fase di produzione, e di personale tecnico specializzato operante presso l’azienda e/o reso disponibile attraverso il finanziamento di assegni di ricerca e borse di studio.
A fronte del progetto presentato potrà essere riconosciuto un contributo pubblico fino al 50% del costo totale previsto e, comunque, non superiore ad Euro 250.000,00 per progetto.
Il contributo finanziario verrà erogato in più tranches:
Ø 50% del totale delle risorse assegnate all’atto di emanazione del decreto di concessione dello stesso;
Ø un ulteriore 35% alla fine del primo anno, previo monitoraggio in itinere del progetto e rendicontazione delle spese sostenute;
Ø il residuo 15% a titolo di saldo del contributo, previa verifica finale dei risultati conseguiti.
Regione Piemonte
DOCUP 2000-2006
Le PMI con unità operative in aree Obiettivo 2 appartenenti ai settori industria, artigianato, servizi, turismo e commercio possono accedere ad un finanziamento agevolato, ad un tasso inferiore al 2,5% per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software.
Per il settore turistico-alberghiero sono ammessi anche le opere murarie, l’impiantistica in genere e gli arredi. Per il settore costruzioni ammessi anche gli autoveicoli ad uso speciale e le macchine operatrici. Per il settore commercio ammessi anche le opere murarie, l’impiantistica in genere e gli arredi.
Possono presentare domanda solo le imprese ubicate in un Comune facente parte delle Comunità Montane. Tempi di erogazione dell’agevolazione regionale contenuti.
Sono anche ammessi gli investimenti per beni USATI, purché non abbiano beneficiato di agevolazioni.
Imprenditoria femminile o giovanile
Fondo di garanzia Regione Piemonte
Le ditte individuali, le società di persone e le società di capitali detenute da donne oppure da giovani di età inferiore ai 36 anni possono accedere al Fondo di Garanzia regionale per ottenere un finanziamento bancario alle migliori condizioni, con una GARANZIA REGIONALE PARI ALL’80%. L’importo massimo concesso ammonta a € 40.000,00 e tra le spese ammissibili, oltre a investimenti in macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi, sono previste anche le spese in conto gestione, quali l’acquisto di scorte di magazzino, l’affitto dei locali, l’affitto d’azienda e la tenuta della contabilità.
www.studioansaldi.it
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